L’homewear esce dalle mura domestiche: ecco il Pigiama Palazzo! Il decennio del boom economico in Italia corrisponde nel settore fashion a molte novità che dalle passerelle dell’alta moda entrano poco alla volta nei guardaroba delle donne benestanti che animano le serate dell’alta società anche italiana.

Un nuovo capitolo nella storia del pigiama

Anche la storia del pigiama deve segnare in rosso la data degli anni ’60. Sono proprio questi gli anni in cui nasce un modello divenuto icona di stile, il pigiama palazzo, da indossare anche al posto di un abito da sera per presenziare a cene eleganti ma informali.

Un capo raffinato ma comodo che sdogana i pantaloni come capo d’abbigliamento anche per la donna chic.

Un capo che si conquista un posto speciale anche nei più prestigiosi musei del mondo: sono infatti conservati a New York, Londra e San Pietroburgo alcuni modelli disegnati dalla donna che per prima ideò il Pigiama Palazzo, una tappa fondamentale nella storia del pigiama come indumento.

Il Made in Italy che sfila a Palazzo Pitti è quello della Principessa Irene Galitzine, che intrapresa la carriera di stilista in solitaria presenta il suo modello di pigiama Palazzo, un capo che ha già conquistato attrici amate in Italia ma conosciute e stimate anche dallo star system hollywodiano, Claudia Cardinale e Sophia Loren.

Irene Galitzine ideatrice del pigiama palazzo in posa per la rivista Vogue

Il pigiama palazzo della Principessa Irene Galitzine

Dal punto di vista della struttura il pigiama Palazzo è un capo semplice, composto da ampi pantaloni un po’ svasati verso le caviglie e una blusa morbida, mentre i tessuti prediletti sono spesso fantasie e stampe astratte impreziosite da decori, frange e perline.

Nel 1963 la principessa Irene Galitzinem è ospite della First Lady americana Jaqueline Kennedy, che innamoratasi del Pigiama Palazzo sdogana questo capo d’abbigliamento anche in America, un vero must have per le donne più importanti del jet set.

A partire dagli anni ’70 il pigiama lascia gradatamente posto alla tuta in cotone, casual e comoda da indossare per il relax magari la sera fuori casa.

Inizia un lento declino di questo capo d’abbigliamento che intorno agli anni ’80 si troverà confinato in casa, divenendo l’indumento utilizzato solo per andare a dormire.

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